Platti è la nuova sfida di Fabrizio Tesse
Prima venne il tempo del Carignano, poi è arrivato il turno de La Pista, ma Fabrizio Tesse, tra gli chef più quotati del panorama internazionale non ha intenzione di fermarsi ed è già pronto a proiettarsi verso un altro locale, ora è giunto il turno di Platti.
La sua carriera costellata di successi, il Carignano ha raggiunto grazie a lui la prestigiosa Stella Michelin, non sembra dunque destianta a fermarsi ed in questa nuova avventura sarà seguito Vincenzo Di Matteo e Marisda Gashi con cui collaborerà.
Ma è giusto ora spendere due parole su Platti, uno tra i locali più iconici di tutta Torino: nato come liquoreria, esiste da oltre 150 anni. Frequentato da Luigi Einaudi e da Cesare Pavese, nelle sue sale liberty si sono ristorati politici e poeti, intellettuali ed imprenditori.
Una vera e propria istituzione in corso Vittorio Emanuele, all’angolo con Corso Re Umberto, nel cuore della Torino dell’alta borghesia. Oggi si presenta con le sale del piano terreno adibite a servizio bar, dal bancone ai comodi tavolini. La colazione con oltre venti tipologie di lievitati, la carta dei tramezzini coniugata in oltre 25 proposte, la piccola pasticceria, il bicerin e il rito del tè, i cocktail di Piero all’ora dell’aperitivo.
La sezione ristorante è ora aperta solo a pranzo dal lunedì al sabato, mentre è possibile cenarvi solo prenotando il locale per eventi privati.
Queste le parole di Tesse all’inizio della sua nuova avventura:
“Chi conosce la mia cucina sa che da sempre mi ispiro al Piemonte e alle Vie del Sale. In questo luogo storico ho scelto di lavorare molto su ricette della tradizione piemontese, sempre interpretate in maniera personale e moderna. Mi piacciono i piatti concreti ma non per questo meno affascinanti e ricchi di sapore”.
Davide Cuneo