A Torino è nata Artàporter, l’innovativa StartUp che unisce ristoratori ed artisti
Quanti artisti alle prime armi si sono ritrovati nella loro vita a faticare immensamente per trovare uno spazio espositivo onde mostrare le opere che avevano realizzato con tanto impegno? Certamente molti, e non si può certo farne una colpa alle gallerie private che, dovendo sostenere dei costi, devono giocoforza esporre opere dalle quali pensano di poter trarre un seppur minimo ritorno economico. Quanto spesso poi ci siamo ritrovati in ristoranti anonimi che, per una scelta dettata semplicemente dal budget, hanno rinunciato ad elementi artistici di rilievo accontentandosi di un arredo piuttosto spartano? Artàporter si propone di unire e, possibilmente, risolvere i problemi di entrambi. Attraverso un sito, infatti, gli artisti avranno modo di avere un contatto con i ristoratori che desiderano rinnovare il proprio locale e attraverso un meccanismo simile a quello delle app di incontri, il cosiddetto match, se ambedue si troveranno d’accordo l’artista potrà esporre la sua opera, in via temporanea, all’interno del locale. Non solo, per incentivare ulteriormente gli artisti verrà lasciata la possibilità agli eventuali avventori, o anche agi esercenti ovviamente, di acquistare l’opera stessa ad un prezzo designato dall’artista.
Quest’idea è dunque stata concepita fin dal principio dai creatori Massimo Gioscia e Dario Ujetto come una società benefit, che dunque non persegue solo il lucro, ma tra i suoi primi obiettivi ha il miglioramento della società. Attualmente sono già 15 i proprietari che hanno aderito al progetto il cui locale è geolocalizzato sul sito, onde permettere agli appassionati d’arte di recarsi sempre per mangiare o dormire in luoghi a loro consoni.
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Davide Cuneo